Le parole del Patriarca Ecumenico su pandemia e clima
Bologna, 13 set. (askanews) – Mettere fine alla “diffusione di opinioni pseudoscientifiche sui presunti pericoli dei vaccini” anti-Covid, e “alle calunnie rivolte agli specialisti del campo medico e alla degradazione infondata della gravità della malattia”. È il monito del patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, intervenuto a Bologna al G20 Interfaith Forum. Purtroppo, “opinioni simili vengono propagate anche per quanto riguarda il cambiamento climatico”.
“La pandemia – ha ricordato Bartolomeo I – ci lascia un’opportunità storica per ‘costruire in modo migliore’”. Un concetto già affermato il 1 settembre nell’Enciclica inviata in occasione dell’inizio del nuovo anno ecclesiastico per la Chiesa ortodossa orientale. “Preghiamo per un rapido superamento delle conseguenze della crisi sanitaria in corso e per l’ispirazione ai governi di tutto il mondo – ha detto il patriarca -, affinché non ritornino o persistano nell’economicismo, in quei principi di organizzazione della vita economica, della produzione e del consumo, dello sfruttamento delle risorse naturali, principi che prevalevano prima della pandemia”. Inoltre, “è nostro fermo desiderio che si ponga fine alla diffusione di opinioni pseudoscientifiche sui presunti pericoli dei vaccini Covid-19, alle calunnie rivolte agli specialisti del campo medico e alla degradazione infondata della gravità della malattia”.
Purtroppo, secondo il ‘papa verde’ opinioni simili “vengono propagate anche per quanto riguarda il cambiamento climatico, la sua causa e i suoi effetti disastrosi. La realtà è completamente diversa e deve essere affrontata con responsabilità, collaborazione, azioni congiunte e visione comune”.
In occasione della Festa dell’Esaltazione universale della Croce preziosa e vivificante (nota anche come Esaltazione della Santa Croce di Nostro Signore Gesù Cristo), il Vicariato d’Italia rende noto di condividere pienamente le parole di Sua Tutta Santità il Patriarca Bartolomeo, riportate dall’ex agenzia ASCA (askanews). La nostra Chiesa rinnova l’accorato invito a tutti i fedeli a vaccinarsi, ritenendo irricevibile e pretestuosa ogni obiezione al vaccino basata su presunti motivi di ordine “religioso”. Essa è frutto di una logica puramente egoista ed autoriferita ai propri pregiudizi e desideri, che si tramuta in una condotta moralmente deplorevole: non si può avallare alcun tipo di condotta ultra-individualista o considerarla cristianamente giustificabile, perché ogni peccato è in fin dei conti un atto di egoismo. Il Vicariato d’Italia ribadisce pertanto che chi non vuole vaccinarsi e pretende di continuare le proprie attività a contatto con gli altri non solo rivendica un’assurda “libertà” di infettare e far morire gli altri, ma soprattutto si pone contro lo spirito di servizio di Cristo, che ci ha insegnato a combattere le pulsioni egoistiche e a servire gli altri. Un servizio che si deve esprimere attraverso la preoccupazione verso la salute altrui ed il rispetto del creato, anche per scongiurare i devastanti effetti del cambiamento climatico, unendo le forze per proteggere il pianeta, come richiesto nell’appello lanciato dal Patriarca a Bologna, di cui ha dato notizia il Servizio Informazione Religiosa (SIR). Torniamo dunque a Nostro Signore, nel rispetto degli altri, di tutti gli esseri viventi e dell’universo.